I Racconti di Terracotta continuano e stavolta chi ci parla della sua interpretazione personale dei prodotti Poggi Ugo è Jean Mus l’architetto francese che da più di trent’anni compone, immagina e rivisita i giardini più belli del Mediterraneo e non solo.
Chi non ha in mente queste immagini della costa mediterranea raccolte dalle riviste, paesaggi tinti tanto di poetica rusticità quanto di esuberanza. Molto spesso questi “cliché” provengono dai giardini creati da Jean Mus.
Ispirato dalla natura selvaggia e delicata del bacino del Mediterraneo, Jean Mus è l’erede di grandi paesaggisti che, nel secolo scorso, hanno infuso uno spirito nuovo nella creazione dei giardini.
Jean Mus combina un know-how ancestrale con la progettazione di spazi e atmosfere nel rispetto dell’ambiente e della memoria del luogo e questa è una grande innovazione che ha ispirato ed ispira ancora il paesaggismo contemporaneo.
Prima di tutto, vorremmo parlare un po’ della sua storia: può presentarsi e raccontarci come ha iniziato questa professione?
Come architetto paesaggista di professione, sono stato influenzato dall’eccezionale talento di Ferdinand Bac (1859-1952 artista, scrittore e progettista di giardini nda) che all’inizio del XX secolo ha progettato i giardini di Villa Croisset a Grasse, dove ho trascorso la mia infanzia.
Nel corso della sua prestigiosa carriera, quando e come ha conosciuto la fornace Poggi Ugo?
Le terrecotte Poggi Ugo mi sono state presentate dal mio collega italiano Pietro Porcinai (1910-1986 Pietro Porcinai, Fiorentino di nascita, è stato il più grande paesaggista italiano del 900 nda) – purtroppo scomparso – che mi ha caldamente raccomandato la vostra Fornace.
Come nasce di solito un progetto di giardino o di uno spazio verde?
Ogni progetto nasce da un sogno, da un legame tra un luogo ed il suo proprietario, poi c’è un programma da definire e infine tocca al paesaggista con la sua messa in scena…
Entriamo nello specifico: ci parlerebbe di un progetto particolare in cui ha utilizzato i vasi in terracotta Poggi Ugo?
Cosa ha realizzato esattamente e qual è il luogo in cui è stato realizzato il progetto?
Il progetto in cui ho iniziato a utilizzare le terrecotte Poggi Ugo è stato il giardino della famosa villa La Fiorentina, a Cap Ferrat, dove, seguendo la tradizione creata da Ferdinand Bac, ho continuato lo stesso stile.
Nel contesto di questo progetto, perché ha scelto di inserire vasi in terracotta e non altri materiali?
Oltre al colore, ispirato ai vasi dei giardini fiorentini e italiani, è la consistenza della terracotta che mi ha sempre attratto per la sensazione che la sua superficie offre al tatto. Inoltre, l’eccezionale lavoro di modellatura che caratterizza i prodotti Poggi Ugo ha accresciuto il mio apprezzamento per il talento della mano umana a contatto con l’argilla.
Come arriva alla scelta finale del vaso/complemento perfetto per i suoi progetti?
La scelta finale del vaso perfetto dipende dallo stile del giardino, dallo stile dell’edificio e dalla vegetazione da piantare. Il tutto deve essere in armonia con lo spartito musicale del giardino, di cui la terracotta è una delle note principali.
Inoltre la terracotta è la principale espressione della tipica arte mediterranea, indipendentemente dalla regione.
È poi un’alleata per accontentare i “capricci” delle piante fragili. Ecco perché, in inverno, è la compagna perfetta degli aranceti, perché la terracotta protegge gli agrumi dai venti freddi.
Quali stili di vaso preferisce e perché?
Parlando di stile generale, sono attratto dalle terrecotte antiche e molto lavorate, ma le nuove tendenze architettoniche ci incoraggiano a utilizzare vasi moderni che consentono composizioni estetiche nella disposizione dei vasi.
Come viene accolta la proposta da parte dei suoi clienti di usare complementi in terracotta?
I miei suggerimenti sono ben accolti perché i vasi in terracotta sono durevoli nel tempo e permettono di variare le composizioni nel corso degli anni. Si possono spostare, sostituire le piante e cambiare i colori, cambiando così aspetto al giardino.
E’ sempre molto interessante poter scambiare le idee con grandi paesaggisti del calibro di Jean Mus, perché riesce a farci scoprire lati del prodotto che realizziamo che neppure noi conosciamo a volte; inoltre riuscire a comprendere meglio il binomio pianta-vaso ci permette di realizzare con ancora più attenzione l’oggetto che sarà la migliore scelta per voi, sia dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista del benessere delle piante.
Restate in contatto con Poggi Ugo per leggere nuovi racconti sulla terracotta… a presto!