Soppano con sole

Soppano con sole. Il soppano è il termine usato per distinguere delle mattonelle, in genere di forma quadrata ma ne esistono anche di rettangolari, che venivano posizionate sui solai fra un travicello di legno e un altro con la parte decorata “a testa in giù”, nei palazzi di una certa importanza.  Ne risultano i soffitti detti a “cassettoni”, composti cioè da una griglia di travicelli e travi riempiti da questi bei mattoni in cotto, col disegno a vista. I soppani hanno al centro generalmente un rosone o altri disegni a rilievo come in questo caso, un sole. Quando non si potevano montare i soppani –per problemi di peso del solaio e anche di costo del prodotto– questi venivano imitati con la pittura. Altre volte, sia la parte in legno delle travi, travicelli, mensole e cornici, sia tutto il cotto cioè i soppani, venivano impreziositi con della pittura dai più svariati colori, ed anche con la doratura.

Sono stati usati a partire dal al XIV sec. d.c.  nei palazzi fiorentini di pregio e l’originale del soppano con sole, si trova nel museo della Basilica di Impruneta.

Raramente ai giorni nostri vengono riprodotti soffitti a cassettoni, più frequenti invece i restauri di ambienti antichi.

Oggigiorno i soppani si vendono come oggetti ornamentali e, oltre a poter essere murati a una parete interna o, per esempio, incassati in un muro esterno, sono forniti di due fori e possono essere appesi alla parete tramite un filo di ferro o di rame.