Orcio

Orcio. Il più tipico e antico fra tutti i prodotti imprunetini: comunemente chiamato orcio. Una volta adoperato come recipiente per contenere il vino o l’olio prodotti abbondantemente nelle colline fiorentine. Gli orci venivano invetriati all’interno per essere impermeabili e poter contenere gli alimenti a lungo. Venivano usati per contenere olio, vino, aceto, ma anche grano formaggio, salumi, pane. Avendo una forma a uovo, e la bocca piccola, era sufficiente un piccolo coperchio e gli alimenti erano protetti. Inoltre per merito delle caratteristiche particolari della terracotta, erano protetti dai raggi solari, all’interno si manteneva una temperatura fresca durante il giorno e inoltre erano protetti dalla umidità o dal clima secco. Praticamente era un posto perfetto per mantenere e proteggere gli alimenti per lungo tempo. Oggi immancabile arredo nei giardini. Gli orci o ziri, hanno una storia molto lunga come contenitori, venivano realizzati in molte regioni. Per questo motivo è chiamato con nomi diversi: orcio, ziro, otre, anfora, giara, giarra, coppo, doglio, pignatta, ampolla, barile, olla. Gli orci sono oggetti di arredo, per merito della loro forma particolare con bocca stretta, sono poco adatti ad essere piantati direttamente. Vengono usati come portavasi o è usanza poggiare sulla bocca delle ciotole con fioriture stagionali. Nelle zone fredde, in inverno è consigliabile proteggerli con i coperchi, riproduzioni anch’essi tipici delle cantine locali. Fatto a mano con argilla di Impruneta e resistente al gelo a -30 °C. E’ sempre necessario un buon drenaggio del recipiente in modo da evitare il ristagno di acqua. Gli orci vengono usati comunemente anche come recipienti per l’acqua di recupero o deposito di acqua. Ottimo contenitore e esteticamente bello, ottima riserva di acqua per innaffiare giardini, piante, lavare oggetti in modo ecologico e naturale. Accessori: coperchio con pomello.